Un’iniziativa volta a valorizzare i prodotti ortofrutticoli tradizionali autoctoni
L’obiettivo di Amarcort è quello di tutelare, recuperare, preservare, ricostruire e valorizzare l’ambiente e il territorio anche in un’ottica di marketing territoriale che passa attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti ortofrutticoli tradizionali autoctoni. Gran parte della biodiversità ortofrutticola locale e autoctona è oggi in evidente fase di erosione generica e necessita di essere valorizzata attraverso l’adozione di moderni sistemi culturali.
Un’iniziativa volta a valorizzare i prodotti ortofrutticoli tradizionali autoctoni
L’obiettivo di Amarcort è quello di tutelare, recuperare, preservare, ricostruire e valorizzare l’ambiente e il territorio anche in un’ottica di marketing territoriale che passa attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti ortofrutticoli tradizionali autoctoni. Gran parte della biodiversità ortofrutticola locale e autoctona è oggi in evidente fase di erosione generica e necessita di essere valorizzata attraverso l’adozione di moderni sistemi culturali.
Un necessario ripristino delle risorse ambientali
Tale iniziativa è ispirata ad una interpretazione “locale” dell’esigenza globale di ripristinare l’antica complessità di risorse alimentali realmente fruibili nella grande distribuzione. Da qui la necessità di impiegare Cultivar locali in grado di far riemergere la qualità spesso perduta che contraddistingue il made in Italy. La difesa della biodiversità dell’ortofrutta, infatti, non ha un’importanza naturalistica ma è il valore aggiunto delle produzioni agricole locali.
L’Italia è l’unico paese al mondo con 291 prodotti a denominazione Dop/lgp, leader nell’agricoltura biologica con quasi 60 mila aziende attive; investire sulla qualità è una condizione necessaria per poter affrontare il mercato globalizzato, distinguendosi così dalla massa dei prodotti a basso costo proposti dall’agricoltura convenzionale.
Un necessario ripristino delle risorse ambientali
Tale iniziativa è ispirata ad una interpretazione “locale” dell’esigenza globale di ripristinare l’antica complessità di risorse alimentali realmente fruibili nella grande distribuzione. Da qui la necessità di impiegare Cultivar locali in grado di far riemergere la qualità spesso perduta che contraddistingue il made in Italy. La difesa della biodiversità dell’ortofrutta, infatti, non ha un’importanza naturalistica ma è il valore aggiunto delle produzioni agricole locali.
L’Italia è l’unico paese al mondo con 291 prodotti a denominazione Dop/lgp, leader nell’agricoltura biologica con quasi 60 mila aziende attive; investire sulla qualità è una condizione necessaria per poter affrontare il mercato globalizzato, distinguendosi così dalla massa dei prodotti a basso costo proposti dall’agricoltura convenzionale.
Gli obiettivi del progetto
1°
Dare nuovo impulso alla produzioneDare nuovo impulso alla produzione ortofrutticola toscana, attraverso la creazione di una nicchia di mercato basata sul recupero di antiche varietà toscane di ortaggi e frutta
2°
Valutare il calendario produttivoValutare il calendario produttivo e affinare la tecnica colturale volta ad un incremento della quantità/qualità e del periodo di produzione
3°
Valutare le potenzialitàValutare le potenzialità di mercato nella GDO o circuiti HO.RE.CA.
4°
Diffondere la colturaDiffondere la coltura della qualità organolettica e nutraceutica di dette varietà fra i consumatori
5°
Valorizzare le varietàValorizzare queste varietà recuperando ricette da proporre nel turismo
eno-gastronomico e nell’industria della trasformazione
Gli obiettivi del progetto
1°
Dare nuovo impulso alla produzioneDare nuovo impulso alla produzione ortofrutticola toscana, attraverso la creazione di una nicchia di mercato basata sul recupero di antiche varietà toscane di ortaggi e frutta
2°
Valutare il calendario produttivoValutare il calendario produttivo e affinare la tecnica colturale volta ad un incremento della quantità/qualità e del periodo di produzione
3°
Valutare le potenzialitàValutare le potenzialità di mercato nella GDO o circuiti HO.RE.CA.
4°
Diffondere la colturaDiffondere la coltura della qualità organolettica e nutraceutica di dette varietà fra i consumatori
5°
Valorizzare le varietàValorizzare queste varietà recuperando ricette da proporre nel turismo
eno-gastronomico e nell’industria della trasformazione
I prodotti
Il progetto si focalizza su due tipologie di prodotti. Tale specificazione è necessaria in quanto i risultati attesi sono previsti in modo diversificato in funzione del diverso ciclo biologico ed agronomico delle varie specie erbacee od arboreea prese in considerazione.
Orticoli
I risultati attesi per le varietà orticole consistono nella individualizzazione delle specie di primario interesse per il territorio, reperimento delle sementi, definizione dei sistemi colturali più idonei, quantificazione della produttività e del grado di apprezzamento da parte dei consumatori ed infine verifica dello stato sanitario e della sostenibilità economica dell’intera filiera.
Frutticoli
Nel caso delle specie frutticole i lunghi cicli biologici non consentiranno di verificare gli aspetti agronomici precedentemente elencati e saranno quindi circoscritti unicamente all’individuazione, recupero e verifica dello stato sanitario e del relativo grado di apprezzamento da parte dei consumatori di Cultivar locali ritenute interessanti.
I prodotti
Il progetto si focalizza su due tipologie di prodotti. Tale specificazione è necessaria in quanto i risultati attesi sono previsti in modo diversificato in funzione del diverso ciclo biologico ed agronomico delle varie specie erbacee od arboreea prese in considerazione.
Orticoli
I risultati attesi per le varietà orticole consistono nella individualizzazione delle specie di primario interesse per il territorio, reperimento delle sementi, definizione dei sistemi colturali più idonei, quantificazione della produttività e del grado di apprezzamento da parte dei consumatori ed infine verifica dello stato sanitario e della sostenibilità economica dell’intera filiera.
Frutticoli
Nel caso delle specie frutticole i lunghi cicli biologici non consentiranno di verificare gli aspetti agronomici precedentemente elencati e saranno quindi circoscritti unicamente all’individuazione, recupero e verifica dello stato sanitario e del relativo grado di apprezzamento da parte dei consumatori di Cultivar locali ritenute interessanti.
I partner
L’articolazione del progetto prevede il coinvolgimento di 9 diversi partner la cui complementarietà di esperienze e competenze garantisce il raggiungimento degli obiettivi previsti.
Sono previste: tre aziende agricole orticole e/o frutticole, un’associazione di coordinamento di produzioni ortofrutticole operante nel territorio toscano, una ditta specializzata nella commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, un Dipartimento universitario di consolidata esperienza in termini di salvaguardia delle biodiversità, sistemi colturali innovativi ed analisi nutraceutiche dei prodotti, una ditta sementiera operante nel territorio toscano, un’azienda vivaistica specializzata nella valorizzazione della biodiversità orticola ed in fine di un Ente che lega l’agrobiodiversità del territorio con le sue tradizioni storiche, rurali e gastronomiche.
I partner
L’articolazione del progetto prevede il coinvolgimento di 9 diversi partner la cui complementarietà di esperienze e competenze garantisce il raggiungimento degli obiettivi previsti.
Sono previste: tre aziende agricole orticole e/o frutticole, un’associazione di coordinamento di produzioni ortofrutticole operante nel territorio toscano, una ditta specializzata nella commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, un Dipartimento universitario di consolidata esperienza in termini di salvaguardia delle biodiversità, sistemi colturali innovativi ed analisi nutraceutiche dei prodotti, una ditta sementiera operante nel territorio toscano, un’azienda vivaistica specializzata nella valorizzazione della biodiversità orticola ed in fine di un Ente che lega l’agrobiodiversità del territorio con le sue tradizioni storiche, rurali e gastronomiche.